Il canto a due voci a intervalli stretti

Il canto a due voci a intervalli stretti dell’Istria e del litorale croato è uno stile complesso di musica popolare che si trova in realtà fuori dall'Istria e dal litorale croato, tuttavia è proprio in questa zona che è vissuto più sentitamente. In pratica, il canto a due voci si basa su relazioni tonali stemperate e sul caratteristico colore del tono, che nella musica vocale si ottiene cantando con forza, in parte attraverso il naso.

All'interno dello stile a intervalli stretti dell'Istria e del litorale croato, quattro sotto-stili si distinguono per le loro caratteristiche musicali specifiche: kanat, tarankanje, bulgarenje e diskantno dvoglasje. Gli strumenti musicali tipici su cui vengono eseguiti canti a due voci a intervalli stretti sono: sopele, sopile, mih, piva, dvojnice, šurle e tamburello a due corde (cindra).

Spesso, durante l'esecuzione in entrambe le sezioni si inseriscono improvvisazioni e variazioni, ma le desinenze all'unisono o in ottava rimangono una regola fissa (questa caratteristica si può certamente osservare nello stile bugarenje, a prescindere dal fatto che la sezione inferiore sia ulteriormente abbassata da una seconda o terza minore). La maggior parte delle sequenze tonali sono composte da quattro a sei toni. La struttura metroritmica e formale e la struttura del testo passano da schemi semplici a molto complessi e la relazione tra musica e testo è specifica. Sottolineiamo che il canto a due voci a intervalli stretti dell’Istria e del litorale croato non si applica solo all'espressione vocale ma anche a quella strumentale. Nel 2009, il canto a due voci a intervalli stretti dell’Istria e del litorale croato è stato inserito nell'elenco del Patrimonio mondiale immateriale dell'UNESCO in Europa.

Oggi, il canto a due voci istriano nell'area del comune di Kršan è custodito principalmente dal lavoro della Società culturale ed artistica Ivan Fonović Zlatela Kršan.